Messaggi nascosti


© Provided by Space NASA Mars 2020 mission members hid a secret message in the parachute that landed Perseverance on the surface of Mars

La scorsa settimana ho seguito con grande entusiasmo l’arrivo della missione Mars Perseverance Rover sulla superficie del pianeta Marte.

L’evento è stato trasmesso in diretta dal centro di controllo della NASA ed è stata una cosa veramente eccitante ed incredibile. Negli anni la narrazione della NASA è grandemente evoluta e sono riusciti a trasmettere emozioni come mai prima.

Qualche giorno dopo l’arrivo del rover su Marte la NASA ha pubblicato il video dell’atterraggio e poco dopo anche un video che contiene dell’audio che proviene dalla superficie del pianeta. E’ la prima volta che una sonda possiede anche dei microfoni oltre alle consuete telecamere.

Questo è il video dell’atterraggio del rover su Marte:

Quando ho visto questo video avevo notato il pattern particolare presente sul paracadute ma non avevo immaginato che potesse nascondere qualcosa.

Mentre si svolge un lavoro che entusiasma e che è importante è facile venire tentati dal lasciare una traccia di sé su quello su cui si sta lavorando. Mi ricordo delle firme degli ingegnere su alcune motherboard di computer che hanno segnato la storia. Io stesso ho lasciato le mie iniziali in parti di codice che ho scritto nascondendole, ad esempio, in una parte di uno unique id.

La stessa cosa hanno fatto gli ingegneri che hanno lavorato alla missione Mars Perseverance Rover e hanno nascosto un messaggio proprio nel paracadute.

Sono stati gli stessi ingegneri a scatenare la ricerca del messaggio annunciando la sua presenza dopo la conferma dell’atterraggio.

A questo punto il popolo di internet si è scatenato e dopo solo sei ore il mistero è stato risolto.

Il messaggio era nascosto nel paracadute ed espresso in forma binaria.

Confrontate i frame del video che ho riportato poco sopra con l’immagine qui sotto che rappresenta la soluzione:

L’anello esterno indica le coordinate del Jet Propulsion Laboratory in California mentre il resto riporta una frase di Theodore Roosevelt: “Dare mighty things” che è anche il motto della missione.

Ci sono altri messaggi nascosti sul rover. Delle immagini di tutti i sistemi che sono stati inviati su marte e dei fori sulle ruote del rover che in codice morse si traducono in “JPL”.

Evidentemente io mi entusiasmo con poco ma trovo questa cosa una figata pazzesca.


Shameless self promotion ahead…

Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.

Quello di seguito è l’ultimo episodio.

Alessandro Galetto

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