Ho visto in rete diverse foto che ritraevano le persone in coda per accaparrarsi il nuovo prodotto di Swatch, il MoonSwatch. Realizzato in collaborazione con Omega riprende le linee del famosissimo Omega Speedmaster. Come il nome suggerisce si riprendere la narrativa dell’orologio che ha accompagnato gli astronauti americani sul suolo lunare.
Diciamo che non ho resistito alla tentazione di scuotere la testa.
Nella mia fallace convinzione che il genere umano si evolva nel tempo avevo supposto che le file di persone che si mettono in fila alle cinque del mattino con tanto di sediolina fossero, finalmente, un ricordo del passato.
Mi sbagliavo, grandemente.
Credo che tutti ricordiamo le lunghe code per sganciare 1200 dollari ad Apple per tornare a casa con l’ultimo modello di iPhone o le interminabili code per acquistare le sneakers in edizione limitata.
No, non era finita.
Sinceramente sono episodi che mi lasciano decisamente perplesso.
Nonostante il clima da “liberi tutti” che pare stiamo respirando in questi giorni di attesa del 1 Aprile, giorno in cui le limitazioni dovute al tentativo di arginare la pandemia si affievoliscono, mi pare che la pandemia non solo sia ancora presente ma che, addirittura, mostri segni di rialzo in termini di contagi.
Per questa ragione mettersi in fila insieme ad altre decine di pinguini in attesa che il negozio apra, prima, e che si venga serviti, dopo, mi sembra una idea non proprio degna di considerazione.
Spinto da curiosità mi sono informato sul tema. Un tempo Swatch rilasciava sul mercato prodotti in edizione limitata che facevano gola ai collezionisti. Se questo fosse stato il caso avrei anche potuto capire. E questo concedendo il fatto che una edizione limitata di uno Swatch potesse avere interesse per un collezionista o che non lo si volesse rivendere su eBay guadagnandoci qualche euro.
In realtà il produttore stesso dice che il prodotto non appartiene ad una serie limitata e che quindi sarà disponibile, per tutti, nelle settimane a venire.
Mi rimane quindi del tutto incomprensibile il motivo per il quale si sia voluto mettersi in fila per riempire le tasche di Swatch dei duecentocinquanta euro del costo dell’orologio.
Sicuramente un successo mediatico per Swatch dato che ora si parla di questo oggetto, pur associandolo alla follia dell’occasione.
Infine mi viene da dire, da appassionato di orologi da tempi non sospetti, che l’Omega Speedmaster è un grande classico. Quello sarebbe l’orologio da comprare se ce lo si potesse permettere dato che non è proprio un orologio per tutte le tasche.
Quello che è andato sulla luna è stato lui, non quello di Swatch. E questo per quanto gli possa rassomigliare.