Noia

Photo by Priscilla Du Preez on Unsplash

Rifletto molto spesso sulla ripetitività della vita quotidiana. Una ripetitività che si è rischiato di acuire durante il trascorso periodo di isolamento dovuto alla pandemia.

Per pigrizia tendiamo a ripetere gli stessi gesti lasciandoci trasportare in maniera passiva dallo scorrere del tempo.

Questa è una osservazione che mi era capitato di fare in tempi non sospetti, una decina di anni fa, con un carissimo amico. Tendiamo ad evitare di prendere decisioni sulle piccole cose e ci limitiamo a ripeterle un giorno dopo l’altro. La routine del mattino, il viaggio verso il lavoro, il pranzo, la cena, la scelta dei vestiti. Ogni cosa che riempie la nostra vita quotidiana.

Alla fine mi sono sempre convinto che i cambiamenti avvengono attraverso le piccole cose, piccole decisioni, modeste abitudini.

L’effetto collaterale di questo genere di comportamento è che niente viene più notato e, ancora meno, apprezzato.

Per questa ragione cerco di modificare ogni gesto abitudinario in qualcosa di diverso. Se sono in viaggio verso una destinazione che frequento molto provo una strada diversa. Se sto comprando un prodotto al supermercato provo a cambiare marca. Se mi sto radendo provo a riprendere in mano un rasoio di sicurezza invece del rasoio a mano libera.

Sono piccoli cambiamenti nella routine ma aiutano il mio cervello a mantenersi curioso. Niente grandi obiettivi ma obiettivi minimi. Per i grandi obiettivi ci sono altri modi ma sono convinto che tutto parte dai piccoli gesti.

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