Giannutri ha sempre quest’aura di paradiso in terra in cui tutto è perfetto.
Succede che un anziano signore venga colto da un malore durante la notte e non ce la faccia a superare la nottata.
Anche in questo caso sull’isola tutto si amplifica e, per assurdo, rallenta. L’attesa di un medico legale dalla terraferma e tutto il circo equestre che circonda qualsiasi decesso anche in contesti più preparati.
Uno strano silenzio sull’isola. In particolare quando per l’ultima volta quella persona sale sulla barca che lo riporta sulla terraferma.
Tutta l’isola sul molo, gli occhi bassi. Tutte le barche in silenzio e con il motore spento.
Il traghetto parte e, dopo qualche centinaio di metri, si ferma davanti alla abitazione della persona. Rimane immobile per un minuto, quasi volesse dargli il tempo di salutarsi un ultima volta. Prima di ridare potenza ai motori un lungo suono di sirena. Oggi la sirena ha un suono molto triste.
Guardo la barca allontanarsi e casualmente penso che anche la mia vacanza è finita.
Oggi non è stato un giorno in paradiso.