Parole, ancora…

A quanto pare Giulio Gallera ha, per l’ennesima volta, proferito parola senza valutare il peso delle proprie affermazioni e senza avere rispetto alcuno per la scelta delle parole.

Ancora una volta. Le parole sono importanti e non andrebbero scelte a caso, sopratutto se sei un personaggio pubblico con responsabilità cruciali per la tua regione.

Il buon Gallera ha quindi affermato che:

Gli ospedali privati vanno ringraziati perché hanno aperto le loro terapie intensive e le loro stanze lussuose ai pazienti ordinari

Giulio Gallera

Ci sono due aggettivi che mi urtano i nervi.

Il primo è “lussuose”. Ora, è ben evidente che ci ne ha la possibilità possa decidere di farsi curare in strutture private e “lussuose”. Detto questo non mi piace l’accostamento implicito tra “lussuoso” e “migliore”. Il lusso non è, di per sé, indice di qualità.

Il secondo è “ordinari”. Questa è una pura follia. Non aggiunge nulla al contenuto della frase ed, al contrario, compie un distinguo di classe tra coloro che possono permettersi cure private e coloro che non ne hanno la possibilità. Detto da un funzionario pubblico che ha la responsabilità di consegnare ai pazienti “ordinari” una sanità efficace ed efficiente mi sembra assolutamente fuori luogo.

Se si fosse limitato a dire:

Gli ospedali privati vanno ringraziati perché hanno aperto le loro terapie intensive e le loro stanze ai pazienti.

non avrebbe forse ottenuto lo stesso effetto? Avrebbe ringraziato le strutture private e avrebbe evitato di fare la figura dell’imbecille.

L’uso di quei due aggettivi è inopportuno ed è indice chiarissimo del fatto che Giulio Gallera, nel suo retrocranio, che qui si manifesta in tutta la sua evidenza, ritiene le strutture private migliori di quelle pubbliche.

Io rimango sempre dell’idea che un politico, quale che sia la maglia che indossa, dovrebbe essere guidato, prima di tutto, dal criterio della opportunità. Nel momento in cui si trova davanti ad un microfono il suo cervello dovrebbe essere abituato a guardare avanti per almeno tre quattro frasi in modo da evitare di dire scemenze e trovare il miglior modo di esprimere un concetto senza cadere in errori marchiani.

Qualsiasi parole manda un messaggio e questi deve sempre essere quello giusto. Se non ne sei capace forse è meglio se ti dedichi ad altro che ti sia più affine e maneggevole.

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