Per favore, grazie!

Quando quattro anni fa mi ritrovai a negoziare il mio ingresso in Sketchin mi ricordo molto bene che Luca rimase sorpreso da una mia richiesta.

Gli dissi che ero molto colpito dalla qualità del lavoro che veniva realizzato ma che per accettare la sua offerta avrebbe dovuto aggiungere tre buoni che ogni anno avrei potuto spendere a mio insindacabile giudizio.

Ricordo che Luca rimase un pochino perplesso di fronte a questa mia richiesta.

Mi chiese che cosa fossero questi tre buoni. Io risposi che era mio desidero avere l’opzione di rifiutare fino a tre clienti o progetti in un anno senza che nè lui nè i componenti del consiglio di amministrazione mi chiedessero spiegazioni.

Si mise a ridere e mi concesse questo grandissimo lusso.

In quattro anni in fondo ne ho speso solo uno. Ovviamente non rivelerò il nome di colui il quale ho rifiutato.

Ecco, se tu parli con me ed in ogni discussione che conduci usi sempre e comunque il modo imperativo, non cominci la frase con per favore ed alla fine della discussione non ringrazi, sappi che hai alte probabilità di vincere uno di quei buoni.

Garantito al limone, non avrà rilevanza alcuna quale posizione tu occupi nella gerarchia astrale della tua azienda. Direi inoltre che vale la pena ricordare che quella gerarchia vale nella TUA azienda e non nella mia.

Si, oggi mi ha preso molto, molto male.