Da sempre mi piace scrivere codice e cerco di farlo ogni volta che posso, probabilmente anche quando non dovrei.
Non credo che dalla mia funzione in Sketchin ci si aspetti questi ma io davvero non resisto.
Rimane comunque una considerazione importante da fare riguardo l’approccio nei confronti dei progetti personali rispetto a quelli professionali.
In quelli professionali c’è sempre una scadenza da rispettare, delle regole e dei vincoli da rispettare e delle specifiche da rispettare.
Discorso totalmente diverso per quanto riguarda i progetti personali. Va detto che ho sempre considerato la scrittura del codice una forma d’arte e come tale interpreto quello che faccio.
In un progetto personale posso spendere tutto il tempo che desidero su un segmento di codice per renderlo assolutamente perfetto ai miei occhi nel tentativo di renderlo il più vicino possibile a quello che avevo immaginato.
Non ci sono vincoli di tempo ed i progetti personali possono durare all’infinito. Non ci sono vincoli che sono costretto a rispettare e posso gestirli in totale anarchia essendone il padre e padrone. Posso scegliere quale linguaggio usare e posso decidere di buttare tutto alle ortiche e ricominciare da capo se non sono soddisfatto del risultato.
In questo senso trovo che davvero ci avviciniamo davvero ad una forma di espressione del tutto simile all’arte e, come tale, è sempre estremamente divertente.
Shameless self promotion ahead…
Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.
Quello di seguito è l’ultimo episodio.
Qui, invece tutti gli episodi pubblicati sino ad ora: Parole Sparse – Il Podcast