Giovedì e Venerdì ho speso la mia giornata conducendo un offsite per Sketchin e che è servito a progettare in dettaglio il nostro prossimo passo.
La prima considerazione che faccio è che non ero così certo di riuscire a reggere due giorni interi, sopratutto se intensi come sono stati, senza subire una qualche forma di cedimento strutturale delle mie sinapsi. Avendo lavorato praticamente sempre da casa da più di un anno questo poteva essere un problema. Al contrario, mi sono ritrovato riserve di energia insospettate che alla fine mi hanno condotto ad un risultato che ho molto apprezzato.
La seconda considerazione riguarda l’incontro con altre persone. Anche questo è stato un elemento del tutto assente nell’ultimo anno. Al massimo mi sono ritrovato con due o tre persone. Nulla di più. Negli scorsi giorni siamo stati in undici persone allo stesso tavolo, lavorando sulla stessa iniziativa. Lavorare da casa è bello, non c’è dubbio. A me non è mai dispiaciuto e, in un certo qual modo, alimenta la mia naturale tendenza alla misantropia se non sufficientemente stimolato. Lavorare insieme ai colleghi, faccia a faccia, è stato incredibilmente piacevole e produttivo.
E poi si cambia ancora. Se è vero che facciamo del cambiamento uno dei nostri principi chiave, devo dire che in questo caso lo abbiamo applicato alla grande. Non posso ancora rivelare nulla per non compromettere il lavoro di altri colleghi ma la forma che abbiamo dato a Sketchin per il prossimo futuro sarà incredibilmente efficace.
Grandi cambiamenti in arrivo. Cambiamenti necessari per essere in grado di riuscire a mantenere il nostro DNA originale, pur proiettandoci in un percorso di crescita decisamente straordinario.
Sono uscito da questi due giorni con due grandi certezze.
La prima è che sono circondato da persone di eccezionale valore e con grande capacità di lavorare per un obiettivo comune tralasciando i propri interessi personali.
La seconda è che non sono proprio una pippa. Nonostante il lockdown ci piglio ancora bene.
Shameless self promotion ahead…
Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.
Quello di seguito è l’ultimo episodio.
Qui, invece tutti gli episodi pubblicati sino ad ora: Parole Sparse – Il Podcast