Un uomo anziano al bar

Ogni mattina salgo in moto per andare al bar a fare colazione. Oramai il personale del bar mi conosce bene e quindi vengo sempre accolto con il classico “Il solito?”.

In genere arrivo al bar alle 8.15, giusto il tempo di fare colazione prima del mio stand up meeting delle 8.45.

Ogni mattina arrivo davanti al bar, parcheggio la mia moto. Mi tolgo guanti e casco e prima di entrare al bar mi fumo una sigaretta a cavalcioni della mia motocicletta.

Ogni giorno, alla stessa ora, vedo arrivare un uomo anziano, direi oltre la settantina. Veste sempre in maniera molto dimessa ma sempre di blu scuro. Non un vestito ma un mise più sportiva. Ha sempre un borsello a tracolla.

Ogni mattina si ferma davanti all’ingresso, apre il suo borsello ed estrae un pacchetto di sigarette. Lentamente ne estrae una e la fuma guardano il traffico che passa.

Ci perdiamo sempre di vista per poi incontrarci nuovamente all’interno. Molto spesso lo vedo armeggiare con dei gratta e vinci. Invariabilmente, ogni giorno. In qualche occasione mi sono fermato ad osservarlo. Sul suo volto di legge la delusione del risultato o, molto più raramente, la gioia di una vincita.

Non lo ho mai visto bere il caffè o fare altro che non sia quello che ho raccontato.

Deve vivere vicino perché spesso si ferma a chiacchierare con altre persone.

Forse dovrei cominciare a salutarlo visto che ci incrociamo ogni mattina.

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