Dopo quasi due anni di completo inutilizzo ieri mi sono trovato nella situazione di dovermi collegare al portale corporate banking di Unicredit per approvare un pagamento che superava i limiti di approvazione delle persone che normalmente se ne occupano.
Credo che proprio per il fatto che non mi ero collegato al portale da un paio di anni la banca abbia ritenuto che io fossi morto e che quindi non avessi più i diritti di accesso al portale. Infatti sono stato accolto dal piacevole messaggio “User blocked”, errore nemmeno riportato in lingua Italiana, perché tanto noi siamo internescional.
Tutto questo senza contare che l’accesso lo devi fare tramite codice OTP che viene fornito da uno di quei malefici oggetti di RSA che hanno la grande peculiarità di nascondersi come i calzini spaiati.
La prima considerazione da fare è se sia proprio necessario avere ancora questo oggetto visto che esistono infiniti modi altrettanto sicuri e molto più pratici di generare codici OTP. Per via di questo ho dovuto perdere quasi un’ora rovistando per casa alla affannosa ricerca dell’oggetto in questione. Alla fine lo ne ho ritrovato uno dei due che posseggo, esattamente come i calzini di cui sopra.
Naturalmente il portale si limita a comunicarmi che per il mio pagamento mi devo arrangiare. Non sei autorizzato all’accesso e cerca altrove il modo di metterti in contatto con noi per risolvere il problema.
Abbandono quindi la pagina di login e mi metto alla ricerca del modo attraverso il quale contattare l’assistenza clienti. Giro un pochino per il portale ed alla fine arrivo alla pagina dei contatti.
La pagina dei contatti mi evidenzia almeno quattro numeri di telefono. Due di quelli li elimino subito perché rivolti alla clientela privati. Gli altri due contengono delle sigle per me del tutto inintelligibili che fanno riferimento al tipo di rapporto che intrattengo con l’istituto di credito.
Ovviamente non ho alcuna idea di quale sia il genere di rapporto in essere e quindi, per non sapere né leggere né scrivere, parto chiamando il primo. Naturalmente sbaglio e la signorina con fare molto accondiscendente, ed anche un pochino paternalistico, mi dice di chiamare l’altro numero.
Chiamo l’altro numero e mi risponde Augusto dalla Romania. Ragazzo gentilissimo e molto preparato che mi spiega come fare per il risolvere il mio problema. Con grande rammarico mi dice che lui non ha possibilità di intervenire direttamente.
Va sottolineato che la prima cosa che mi chiede è quale browser io stia usando per effettuare l’accesso al portale. Evidentemente nel 2022 è ancora troppo presto per pretendere che un portale di banking sia in grado di funzionare con qualsiasi browser esistente sul globo terraqueo. Lasciamo stare. Augusto, perdonami, non è colpa tua ma a me stanno già girando le palle.
La procedura sembra essere la seguente:
- Prendere contatto telefonico con il nostro referente aziendale perché sblocchi la mia utenza a livello di sistema.
- A questo punto devo collegarmi nuovamente al portale, ma stando bene attento ad usare un personal computer diverso da quello che ho utilizzato per accedere in precedenza.
- Dopo essermi collegato al portale devo fare finta di avere dimenticato il mio PIN di accesso per crearne uno nuovo. Ma, attenzione, devo stare attento come se camminassi in un campo minato perché se sbaglio devo ripassare dal VIA! e ricominciare da capo.
Chiedo ad una delle persone che lavorano con me di darmi il nome ed il contatto del nostro referente e faccio la figura del vecchio rincoglionito che si è dimenticato le credenziali di accesso.
Prova a chiamare il numero di cellulare indicato ma è staccato. Ci provo un’altra volta ancora senza successo. A quel punto riparte il vortice di call e videocall della giornata e ti saluto Mariuccia. Se ne parlerà lunedì.
Ripenso alla questo di dovere cambiare il personal computer dal quale effettuerò l’accesso e mi viene da piangere. Davvero? Devo cambiare personal computer, non solo il browser o, che so, svuotare cache e cancellare cookies sul mio browser attuale o, santo cielo, usare una finestra in incongnito? A questo punto mi stupisco che non mi abbia chiesto di cambiare regione per impostare un nuovo PIN di accesso.
Mah, hai voglia a parlare di trasformazione digitale…