Ancora su Obsidian

Photo by Rock’n Roll Monkey on Unsplash

Nelle ultime settimane Obsidian è entrato a fare parte del mio flusso di lavoro, professionale e personale, in maniera molto decisa ed efficace.

Finalmente ho trovato una applicazione, assolutamente priva di qualsiasi costo, che mi permette di fare tutto quello che ho sempre desiderato ed in un unico luogo.

Ovviamente questo flusso di lavoro si adatta in maniera perfetta al modo in cui penso e lavoro io. Ognuno ha la sua impostazione ed i suoi strumenti. Questo sono considerazioni personali.

Il primo punto di forza è che Obsidian non usa nessun formato proprietario per organizzare le informazioni. Tutte le le note sono in formato markdown. Questo significa che se un giorno Obsidian scomparisse dal mercato potrei in tempo zero passare a qualsiasi altro editor markdown senza perdere un singolo bit delle informazioni che ho registrato.

Parlai di Obsidian in passato e quindi vi rimando di là nel caso in cui vogliate capire per quale motivo ho scelto Obsidian.

In questo caso voglio parlare di qualche plugin che mi permette di integrare un sacco di cose nel mio flusso di lavoro.

Vediamo.

Per me ci sono alcuni plugin chiave che mi permettono di automatizzare un sacco di lavoro.

Uno dei più semplici è Status Bar Pomodoro Timer. La tecnica del pomodoro è una cosa che uso sempre quando lavoro. Averlo a disposizione in Obsidian è uno shortcut che mi aiuta molto.

A ruota segue il plugin Dataview. E’ un plugin potentissimo che permette di trasformare l’ecosistema di tutte le note in un database verso il quale è possibile eseguire delle query. Lo uso in una infinità di modi che è difficile raccontare in dettaglio qui. Recupero porzioni di note da riunioni del passato, recupero dei numeri che ho archiviato o seleziono tutte le note con determinati tag e specifici contenuti.

Kanban è un altro plugin che mi ha permesso di archiviare una volta per sempre la mia pagina personale su Trello. Ora la mia Kanban Board vive in Obsidian.

Il più potente in assoluto, unitamente ad alcune feature di Obsidian, è Templater. Templater introduce un template engine in Obsidian che, tra le altre cose, permette di eseguire codice Javascript durante l’elaborazione del template. L’uso principale che ne faccio è all’inizio della giornata. Esiste un meccanismo tale per cui nel momento in cui si apre per la prima volta Obsidian, esso crea automagicamente una nota per il giorno. Ho quindi creato un template per la mia nota giornaliera che colleziona tutti i miei ToDo per il giorno, e quelli senza scadenza. Allo stesso tempo viene eseguito uno script che preleva i miei appuntamenti per la giornata e automaticamente crea una nota per gli appunti di quel meeting. In questo modo ogni mattina ho il sistema già pronto senza che io debba premere un singolo tasto.

Insieme a Templater uso pesantemente Text Expander che fa quello che il suo nome dice con l’aggiunta del fatto che anche da Text Expander si possono lanciare degli script shell con degli argomenti diventa uno strumento estremamente potente. Tra l’altro con l’introduzione di Shortcuts in Monterey e con il buon vecchio AppleScript puoi automatizzare un sacco di cose. Posso per esempio esportare la traccia di una presentazione in una presentazione Keynote solo premendo un tasto. Fighissimo.

Purtroppo tutto questo non è proprio alla portata di tutti dal momento che devi smanettare un pochino sulla linea di comando, scrivere qualche script bash, zsh o python e scrivere della automazioni con Shortcuts e AppleScripts. Ovviamente io mi ci diverto un sacco ma non è proprio user friendly.

Per fortuna la comunità di Obsidian è attivissima e ci sono una valanga di esempi e di tutorial che possono guidare con successo anche l’utente meno esperto.

P.S. Non lascio i link ai plugin perché trovarli è estremamente facile e perché sono pigro e non ho voglia di editare i link.

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