Io faccio o meglio, facevo, il pane in tempi non sospetti. In altre parole non mi sono dedicato ad imparare la nobile arte durante il lockdown. E’ un interesse che coltivo da tempo anche se in maniera molto intermittente.
Diciamo la verità, occuparsi del lievito madre è una rottura di scatole se lo vuoi fare bene. Rinfresco ogni giorno. Osservazione e cura.
L’altro giorno avevo tra le mani un pacco di farina che stavo utilizzando per fare una frittura e mi sono detto: ma perché non ricominciare. Tutto sommato in questo periodo sei ancora a casa e per qualche tempo continuerà così.
Ho quindi messo i miei cento grammi di farina insieme ai cento grammi di acqua tiepida e ho aggiunto un cucchiaino di miele giusto per fare contenti i batteri che sono golosi di zuccheri.
In un paio di giorni ho ottenuto il miglior lievito madre che sia mai riuscito a produrre in casa. Cresce talmente tanto e talmente velocemente che spesso sono costretto a metterlo in frigorifero per rallentare la sua esuberanza.
Il profumo è sempre buono e probabilmente tra qualche giorno potrò fare la prima prova di panificazione.
Come consuetudine la prima prova sarà con la ricetta del Tartine’s Country Bread in onore del libro che ho ricevuto in regalo dal mio amico Filippo. Lui si è intrippato dopo di me sul tema della panificazione ma è ben presto diventato un esperto che la sa lunghissima.
Mi piace cucinare il pane. Ha un che di antico nel profumo che si diffonde nella cucina mentre sta nel forno. Mi piace osservarlo mentre lievita e mi piace il contatto con le mani quando maneggi gli impasti.
Anche in questo caso ho sempre evitato ho sempre evitato con grande attenzione tutti i vari forum, gruppi e affini che popolano internet. Il mondo della panificazione è fatto di veri e proprio talebani perennemente ingaggiati in guerre di religione senza quartiere.
Faccio i miei esperimenti con le farine e continuo ad alimentare quello che io ho intitolato “Il quaderno del pane” dove raccolgo le mie ricette preferite. Ricette che sono aggiornate quando scopro qualcosa di nuovo, o qualche trucco che migliora il risultato finale.
Sono molto affezionato a quel quaderno. Credo siano almeno dieci anni che mi segue fedelmente. Ha la copertina molto vissuta, ed in alcune parti si sta sfaldando. Le pagine sono sporche perché tipicamente lo uso mentre sto cucinando qualcosa. Mi piace questa idea che sia un oggetto di uso quasi quotidiano. Vive con me e cambia con me secondo i miei gusti del momento.
Ci sono ricette, proporzioni di farina. Pani, focacce e tanta altra roba che mi porto dietro negli anni.
Insomma ci sono parecchio affezionato e sebbene potrei certamente digitalizzarlo per renderlo eterno, o quasi, non ci riesco. Mi piace l’idea che abbia la sua fisicità che risente del contesto.
Lui invecchia, come me.