Non funziona

Oggi ho perso più di due ore a configurare un account di posta elettronica IMAP su Outlook. Alla fine ho scoperto che Google sembra considerare Outlook una applicazione non sicura, e magari ha anche ragione.

Bisogna ammettere che non sono più il sistemista di una volta. Credo che oramai mi sarebbe impossibile trovare un lavoro di quel tipo.

E dire che un tempo, più o meno una venticinquina di anni fare, ero anche bravino.

“Evidenzia”

Sono un avido lettore. In realtà non lo sono sempre stato ma lo sono diventato dopo i turbolenti anni del liceo.

Sono decenni che non mi è possibile prendere sonno se non ho letto almeno una cinquantina di pagine.

Una cosa che ho sempre fatto è stata quella di sottolineare con un tratto leggero di matita questi passaggi che per me significavano qualcosa. Dopo avere sottolineato riportavo nella seconda di copertina il numero di pagina contenente il brano che avevo sottolineato. Alla fine della lettura del libro copiavo tutte le mie sottolineature in un taccuina che conservo ancora.

Ora c’è il Kindle di cui sono grandissimo fan. Anche sul Kindle puoi sottolineare dei passaggi per poi rivederli quando vuoi.

Ci sono due cose che mi colpiscono di questa abitudine.

Con il Kindle è possibile vedere che cosa gli altri lettori hanno evidenziato prima di te. Mi stupisco sempre nel ritrovarmi a sottolineare passaggi che altri non hanno mai evidenziato oppure a stupirmi del perchè decine di persone hanno evidenziato un passaggio che a me non dice nulla di particolare o che debba essere ricordato.

L’altro effetto particolare, che rientra anche nel caso della sottolineatura analogica, è che quando mi capita di rileggere quanto ho evidenziato spesso mi domando per quale motivo lo abbia fatto.

La spiegazione è che ogni libro capita in un momento particolare della tua vita. Un momento fatto di umori, sensazioni, problemi, felicità e questo mix di elementi ti fa risuonare passaggi diversi a seconda della specificità dell’istante in cui stai leggendo.

 

Papà, mi hanno spoilerato

Questa sera ho deciso di portarmi Lorenzo a fare quattro passi insieme. Occasione per fare quattro chiacchiere al di fuori delle mura domestiche.

Durante la nostra passeggiata mi ha confessato che uno dei suoi youtuber preferiti lo ha molto deluso.

Pare che in uno dei suoi video lo youtuber abbia rivelato uno dei segreti fondamentali di un videogame che Lorenzo ama moltissimo.

Di fatto mi ha detto: “Papà, mi hanno spoilerato.”

Ho chiesto che cosa significasse spoilerare e con piena consapevolezza mi ha risposto: “Rivelare in anticipo una parte importante di un videogioco, di un film o di un libro.”

Gli ho chiesto che cosa ne pensasse e mi ha detto che in questo modo gli hanno tolto parte del piacere di scoprirlo da solo, sebbene con difficoltà.

E anche questa la abbiamo registrata.

Il mondo che non vediamo

La conduzione della nostra vita quotidiana, il nostro lavoro, i nostri interessi e la nostra formazione scolastica tendono a darci una visione del mondo piuttosto ristretta.

Ebbi la prima grande evidenza di questo fatto durante il servizio militare. Un anno speso alla caserma Camandone di Diano Marina. Fresco fresco di università avevo sempre pensato che il mondo fosse fatto di quello. Studenti, studenti e ancora studenti ora prossimi alla ricerca del primo lavoro.

Fortuna volle che la caserma fosse una caserma CAR, ovvero Centro Addestramento Reclute. Ogni mese vedevamo passare circa mille persone che iniziavano il loro servizio militare.

Allora mi resi conto in maniera piuttosto brutale che ero un privilegiato. Una delle attività che facevamo era censire i militari in ingresso e fare girare un pò di statistiche sul titolo di studio, residenza, eccetera eccetera.

Alle porte degli anni 90 mi resi conto che c’era ancora un 3/4% di analfabeti totali, un buon 70% di persone con solo la licenza media e via via a salire fino allo stesso 3/4% di laureati. Ricordo di persone che avevano preso il treno per la prima volta per venire in caserma.

Fu un discreto shock.

Tutti tendiamo a vivere nel mondo che ci siamo costruiti e molto raramente ci capita di mettere il naso fuori.

I social networks fanno più o meno la stessa cosa. I loro algoritmi ci presentano per la maggior parte informazioni che rientrano nella nostra sfera di interessi e molto raramente esulano da questa.

Ogni tanto mi capita di vedere qualcosa di totalmente distante dai miei interessi e comincio ad esplorare un mondo che non mi appartiene.

Come tutti i mondi essi sono popolati da persone e, come sappiamo, le persone possono essere più o meno intelligenti e le loro intenzioni più o meno buone.

Vi assicuro che là fuori ci sono dei mondi pazzeschi sia per assurdità che per piacevolezza.

Puoi trovare assurde teorie complottiste con centinaia di migliaia di seguaci che si danno manforte nel sostenerle. Ci sono appassionati collezionisti di tappi di bottiglie di birra che creano comunità vive ed attive. Ci sono gruppi di persone che parlano di poesia e di arte. Ci sono rappresentanti di religioni improbabili che cercano adepti usando Internet come messaggero, novello angelo Gabriele.

In alcune occasioni mi è capitato di trovare cose terribili.

Spesso mi lascio trasportare dalla serendipità e perdo qualche ora viaggiando in un mondo sconosciuto.

Altre volte smetto quasi istantaneamente pensando che ad alcune persone andrebbe tolto istantaneamente il diritto di voto e di cittadinanza.

La conclusione è che il mondo è sempre più grande di quanto la nostra mente sia in grado di immaginare e mi ritrovo spesso a pensare che non c’è abbastanza tempo per visitarlo tutto.

 

 

Fender Stratocaster American Standard

Era il 1991 e avevo appena firmato il mio primo contratto di lavoro. Da quel momento in avanti avrei avuto uno stipendio.

Ancora oggi mi ricordo perfettamente la cifra del mio primo stipendio: 1.133.000/00 Lire. Unmilionetrecentotrentatremila lire. Allora c’erano ancora le lire. Oggi sarebbero qualcosa come 585/00 Euro.

Altrettanto perfettamente mi ricordo che cosa feci con quel primo stipendio.

Comprai la mia prima chitarra elettrica. Erano mesi che aspettavo quel momento. Nel 1991 non c’era Amazon, Lucky Music era ancora solo un negozio fisico e tutta la ricerca su uno strumento la dovevi fare nel mondo reale.

Io avevo visto quella chitarra nel piccolo negozio di strumenti musicali in un paese vicino a quello in cui vivevo. Era perfetta. Il corpo era di una magnifico coloro che Fender chiamava Cherry Red ed il manico in acero. Una vera meraviglia.

La comprai. Anche di questo evento ricordo perfettamente la cifra che pagai: 990.000 Lire. Praticamente tutto il mio primo stipendio. Per l’amplificatore ci sarebbe stato lo stipendio successivo.

Da allora quella chitarra è rimasta sempre con me. Decine di altre chitarre sono andate e venute ma da questa non sono mai riuscito a separarmi.

Qualche mese fa mi sono fatto prendere dalla tentazione di cambiare il manico con uno custom fatto fare negli Stati Uniti. Niente da dire, gran lavoro di liuteria ma è durato meno di un mese. Per chi lo volesse, è in vendita.

Oggi ha compiuto 25 anni ed è ancora in gran forma. Ha bisogno di cure, come tutti gli strumenti. Oggi la ho pulita ed ho sostituito le corde. Ho alzato leggermente l’action perchè ultimamente sono diventato un pochino meno delicato e ho fatto il solito giro di verifica del manico e della intonazione. Non è leggera come alcune American Standard recenti che ho provato ultimamente e risuona quasi come una acustica. Credo che sia un gran strumento e la sua tastiera è una pista di pattinaggio. Tra le tante chitarre che ho in casa, ed in ufficio, continua ad essere la mia preferita.

Ora è ancora nelle sue condizioni originali e dobbiamo festeggiare.

Dottò, la metta là

Oggi guardavo un video su Mashable nel quale si vedeva una macchina Tesla portare allegra il suo conducente in ufficio. La cosa più stupefacente del video è che una volta arrivato a destinazione il non-guidatore scende dalla vettura e questa si cerca da sola un parcheggio.

I sottotitoli del video recitano che le otto telecamere della macchina sono in grado di leggere le indicazioni sui parcheggi evitando di parcheggiare in posti dove non è concesso farlo.

Io guardavo questo video e mi immaginavo di condurre gli ingegneri di Tesla a testare una serie di Use Case tipicamente italiani.

Use case 1

Non-guidatore, in questo caso mamma, e passeggero, in questo caso figlio, arrivano davanti al parcheggio della scuola nell’ora dell’entrata a scuola. I passeggeri scendono e la macchina deve trovare parcheggio districandosi nel traffico dell’entrata a scuola.

Use case 2

Il nostro prode non-guidatore si trova in centro a Milano e scende a Piazza San Babila. La macchina trovi parcheggio in un tempo minore di quello necessario per assistere alla prossima eclisse.

Use case 3

In questo caso la macchina deposita il non-guidatore a destinazione e si trova a discutere con un parcheggiatore abusivo che gli chiede la congrua.

Use case 4

Le telecamere della nosta vettura provino ad interpretare i cartelli che governano il posteggio, il lavaggio delle strate, le soste per i traslochi con cartelli scritti da una scimmia, le mogli che stazionano in un posto libero mentre il marito arriva “in un minutino”.

Ecco, se le prove descritte in questi scenari venissero superate, io una Tesla la comprerei anche. Ammesso che abbia i quattrini per farlo.

Il condominio dei pizzini

Il condominio in cui vivo è molto piccolo. Ci sono solo sette famiglie discretamente assortite in termini di età e presenza di infanti.

La convivenza è piuttosto discreta anche se il delta di pensiero tra le fronde più giovani e quelle più anziane non fatica a manifestarsi.

Quello che mi stupisce è che la comunicazione di eventuali problemi o anche solo iniziative avviene solo ed esclusivamente per mezzo di pizzini.

Nella fretta di scaricare un bilico di provviste hai lasciato la macchina parcheggiata qualche centimetro troppo avanti o troppo indietro? Trovera un pizzino che ti ricorda che non lo devi fare. Come nota a margine mi fa sempre sorridere che vengono additate ragioni catastrofiche come l’impossibile circolazione dei mezzi di soccorso all’interno del piazzale dell’edificio. Piazzale che oltretutto è grande non più di un cinquantina di metri quadrati.

Un pezzo di nastro adesivo è rimasto attaccato ad un pezzo di carta che hai messo nel bidone di carta e cartone? Verrà immediatamente apposto un pizzino sulla porta di ingresso al locale che ospita i contenitori per i rifiuti.

Altra fenomenologia interessante è il tono di voce che viene utilizzato. Tutti i pizzini iniziano ivariabilmente con un “Si ricorda ai condòmini…”, “Si rammenta ai gentili condòmini…”, “Si invitano i gentili condòmini…”. Tutti sempre molto gentili anche quando le segnalazioni sono ad personam.

Altrettanto stupefacente è la velocità con le quali le infrazioni vengono rilevate. Sempre in meno di 5 minuti il pizzino viene stampato e apposto sul luogo dell’infrazione. Dato che è un condominio un pochino elegante non sono mai scritti a mano ma sempre stampati. Grazie a Dio, non in Comic Sans.

A me tutto questo fa sorridere. Io se ho un problema ne parlo con il diretto interessato per comprendere ragioni e motivazioni. Non scrivo un pizzino.

La sala prove

Questo si sta rivelando un anno piuttosto impegnativo ed il prossimo promette di non essere da meno. Negli anni passati ho sempre continuato a prendere lezioni di chitarra poichè mi permette di staccare in maniera decisa da qualsiasi attività professionale.

Quest’anno ho deciso di non farlo. Putroppo mi dispiacerebbe togliere del tempo ad un chitarrista di valore che si ritroverebbe per tre quarti dell’anno una sedia vuota davanti. Allo stesso tempo non voglio togliere la possibilità a qualcuno che il tempo ce l’ha di imparare da un maestro di valore.

Per questo motivo comunicherò ufficialmente a Francesco che le sue orecchie sono salve per i prossimi dodici mesi.

Non posso comunque stare lontano dalla chitarra che continuerò a suonare a casa. Allo stesso tempo mi sono affittato una stanza in una sala prove dove potrò andare quando desidero a fare un pò di rumore come si deve.

Purtroppo a casa non è mai possibile suonare ai volumi che sarebbero propri dello strumento.

La sala che ho scelto è un bunker completamente insonorizzato che mi permetterà di giocare senza rompere i timpani a nessuno.

 

A cena con Obama

Questa sera alla Casa Bianca ci sarà il quattordicesimo State Dinner in onore del Primo Ministro Italiano che, incidentalmente è Matteo Renzi.

Cito dal sito della Casa Bianca:

Today we understand a state dinner to be when the President entertains a counterpart leader of another nation, usually at a gala evening at the White House.  But such diplomatic travel was rare prior to World War II.  In the 19th century there were three “state dinners” held by the President in an official or “state” capacity each winter – one for the diplomatic corps (the on-site representatives of other countries), one for the Cabinet, and one the Supreme Court. 

Sometimes visiting members of royal families were asked to similar formal dinners, for example the Prince of Wales, later King Edward VII, in 1860, the Grand Duke Alexis of Russia in 1877, and Princess Eulalia of Spain in 1893.  The first actual head of state to visit was David Kalakaua, King of the Hawaiian Islands, received by President and Mrs. Ulysses S. Grant in 1874.  State dinners were much smaller then than they are now. Until 1902, a smaller State Dining Room was oriented east-west, with a fireplace at each end.  A large dinner could be served at an I-shaped table seating 40-50 people. 

In 1902, President Theodore Roosevelt had a formal dinner for the brother of the Kaiser of Germany, held in the East Room to accommodate the large number of guests, all of them men.  The Prince thought himself so above Americans that the German ambassador suggested he should walk into the dinner first and alone, but President Roosevelt responded, “no person living precedes the President of the United States in the White House”.

Today, State Dinners are held in the State Dining Room, with entertainment to follow in the East Room.

Ancora sul perchè di uno State Dinner:

For President Obama and First Lady Michelle Obama, this visit is an opportunity to recognize the depth and breadth of our relationship with Italy and exchange views on the future of Europe. As the President has said, Italy is one of our closest allies, and we cooperate across a range of shared interests, from addressing climate change and the global refugee crisis to promoting global security and inclusive economic growth. 

 A questo State Dinner sono invitate personalità Italiane che hanno dato lustro alla nostra bandiera.

Tra queste c’è Beatrice Maria “Bebe” Vio, campionessa olimpica che tutti dovrebbero conoscere. Se avete bisogno di presentazioni avete dei problemi.

Che il Presidente del Consiglio si faccia accompagnare a questi eventi da persone del calibro di Beatrice Vio mi sembra perfettamente ragionevole, oltrechè dovuto riconoscimento di uno stato ai suoi portabandiera.

Quello che non riesco a tollerare è il circo equestre che si è scatenato intorno a Beatrice. Provate a leggere i commenti sui suoi post sull’argomento. Di fronte ad un assolutamente comprensibile entusiasmo per l’occasione e la fierezza che dimostra si snocciolano una serie di attacchi gratuiti, ignoranti e volgari.

In ordine sparso:

  • Qualche idiota disinformato che non coglie il significato delle “gambe coi tacchi” e prova a fare lo spiritoso.
  • Un altro che la accusa di frequentare la casa di un satanista, pedofilo, massone e guerrafondaio.
  • Altri che recriminano sulla scelta di un abito costoso, peraltro donato da uno stilista per l’occasione.
  • Ovviamente non manca che tenta di strumentalizzare la sua presenza come difesa della scelta di vaccinare i bambini.
  • Si torna in un caso addirittura al genocidio dei nativi Americani.

E questi solo per citare quelli che a memoria mi ricordo.

E’ chiaro a tutti che ci sia un rischio di potenziale strumentalizzazione. Sorpresa! Sorpresa! Detto questo tutte le persone invitate alla cena mi sembrano persone perfettamente senzienti ed in grado di articolare un pensiero complesso che non necessariamente riflette le visioni del nostro Primo Ministro.

Se qualcuna tra le mie amicizie si identifica in una delle espressioni puntate, sarebbe così cortese da eliminarmi dalla sua cerchia di amici ed evitare qualsiasi tipo di contatto con me nel prossimo futuro?

Il problema più grosso non è che queste persone che scrivono questa caz..te possano votare SI o NO al prossimo referendum ma che proprio possano votare.

Ad ogni modo si sappia che se Renzi mi invita a cena con Obama io ci vado, e di corsa.

Lo Statement of Work

In tutto quello che faccio per lavoro c’è una cosa che proprio vorrei evitare di dover fare. Questa cosa è la stesura dello Statement of Work o Accordo per la Fornitura di Servizi.

Questo è il vero e proprio contratto che il nostro cliente firma per l’esecuzione di un progetto.

Cosa non mi piace di questo documento?

La prima cosa che non mi piace è il fatto che questo documento viene generalmente steso come una forma di contratto prematrimoniale. Più che a discutere di come fare funzionare il matrimonio è teso a regolare come si deve gestire un divorzio e questa è una premessa che non mi piace affatto.

Ad onor del vero devo concedere che quando riesco a convicere i nostri clienti ad usare il nostro framework le cose vanno decisamente meglio. Il peggio accade quando sono costretto ad usare dei modelli che non ho elaborato io e che, molto spesso, sono stati pensati per regolare attività che poco hanno a che fare con il design.

La seconda cosa che mi urta i nervi è il linguaggio che viene utilizzato. Ancora una volta il nostro linguaggio è comprensibile mentre, spesso, le correzioni che ricevo sono scritte da un legale che, giustamente, si trascina la sua formazione professionale.

La terza cosa che non mi piace è che c’è sempre un ulteriore livello di negoziazione che da un lato è necessario per essere certi che ciò che ho capito sia molto simile a ciò che hai capito ma, dall’altro, si rivela essere spesso lo strumento per infilare di soppiatto attività che non avevamo previsto.

Purtroppo un contratto è comunque necessario averlo e sarebbe il caso che si spendesse qualche tempo insieme per capire come possa essere possibile stendere contratti migliori per entrambi.

Ancora oggi questo sembra un obiettivo irraggiungibile.

Come spesso accade si ricade sempre nel tema cronico del “abbiamo sempre fatto così”.

Il pane

Dopo lungo tempo mi sono rimesso a panificare usando il lievito madre. Sono passati diversi mesi dall’ultima volta che avevo fatto il pane in case.

Fare il pane in casa, sopratutto con il lievito madre, ha un che di primitivo e primordiale. Credo che il pane possa e debba essere anche interpretato in termini antropologici. E’ domenica sera e questo mi sembra davvero troppo.

Mi piace molto il fatto che il pane sia allo stesso tempo cibo e segno.

Non per nulla si usa dire “portare a casa la pagnotta” per dire che si è lavorato in maniera efficace.

Panificare non è difficile, ma è comunque un arte.

E’ un arte che richiede manualità e malizia. Manualità e malizia che io ho perso quasi del tutto in questi mesi. Mi sono perso nel processo di lievitazione, ho sbagliato la misura di un paio di parti e ho commesso diversi altri errori prima di infornare la pagnotta.

Anche il forno deve essere gestito. Domani vado in ufficio con tre o quattro bruciatore che mi sono procurato non stando abbastanza attento a come maneggiavo il forno ed il dutch oven.

Sono tornato un principiante.

Nonostante questo il rumore che fa il pane quando lo tiri fuori dal forno e comincia a raffreddare è una grande soddisfazione.

Il sapore è un’altra cosa rispetto a quello che si compra dal panettiere.

Sopratutto perchè lo ho fatto io.

Confesso. Oggi per la prima volta ho rischiato di saltare il mio appuntamento con Corrente Debole. Non è successo e continuo con la mia serie positiva.

La pioggia

Ho trascorso la giornata di ieri a Milano visitando tre clienti muovendomi in città con la pioggia.

Quelle giornate di pioggia che solo Milano riesce a regalarti. Un cielo plumbeo e la luce bassa che sembra assorbire la luce e sottrarre alla città ogni barlume di bellezza.

Quando piove Milano è strana.

Sembra che la pioggia abbia una influenza sulle capacità intellettive delle persone, me incluso.

Questo influsso è particolarmente evidente in coloro che si mettono alla guida.

Il traffico impazzisce. Tutto rallenta all’inverosimile e la tenuta dei nervi dei guidatori si assottiglia drasticamente.

Quando ci sono queste giornate io mi affido ad un taxi per evitare di spendere con troppo anticipo il mio buono per un trapianto di fegato.

Non sono in grado di dare una spiegazione razionale riguardo al motivo per cui la pioggia ha questo genere di effetto.

Potrebbe essere perché il numero di auto in circolazione aumenta rispetto alle giornate di sole.

Un’altra ipotesi potrebbe essere che la pioggia sui vetri delle macchine riduce la visibilità e quindi tutti sono, o si sentono, meno sicuri nella conduzione del veicolo.

Si potrebbe dare anche un effettivo influsso dell’acqua sulle capacità intellettive delle persone. Si dovrebbe studiare questo effetto e magari scopriremmo una stretta correlazione con le scie chimiche.

Io, comunque, non mi faccio fregare. Se piove, io non guido.

Il cane a passeggio

Il posto in cui vivo è molto ricco di verde e questo fu proprio uno dei motivi per cui decidemmo di trasferirci qui dal centro di Milano.

Forse a causa della quantità di giardini a disposizione il numero di famiglie con un cane in casa è elevatissimo. Noi, nonostante le pressioni, non siamo tra queste, almeno per il momento.

Spesso la sera mi capita di fare una passeggiata in alcune di queste aree verdi ed è inevitabile incrociare i padroni che portano a passeggio il loro cane.

Tra i proprietari si distinguono ad occhio due grandi categorie e classificazioni.

Coloro che hanno una cane per libera scelta e coloro che hanno un cane per scelta di qualcun’altro.

I primi hanno un vero e proprio rapporto con il loro animale. Si muovono in perfetta sincronia ed armonia nel loro passeggio. Sono felici di passare del tempo insieme e spesso li senti quasi conversare tra loro. Di frequente si fermano nelle aree dedicate agli amici a quattro zampe e lasciano che il loro animale corra felice sino a ritenersi soddisfatto.

Nonostante le normative vigenti tutti questi animali sono generalmente sollevati dall’obbligo del guinzaglio.

In questa categoria possono essere identificate delle sottospecie, anche se non mi dilungherei troppo a descriverle. C’è il genitore mancato per cui il cane è un evidente succedaneo di un figlio e che viene trattato come tale. C’è il single che riversa tutto il suo amore, platonico si intende, sul suo compagno canino. Ci sono coloro che hanno invece un rapporto che potrei definire sano ed equilibrato e che semplicemente si godono il piacere di un animale domestico dalla spiccata intelligenza e dalla scarsa invasività.

C’è poi l’altra categoria.

Quelli che hanno ceduto ai desideri dei figli, moglie, marito, fidanzata o fidanzato. Quelli che se fossero soli non avrebbero mai pensato di mettersi in casa un animale peloso e desideroso di cure ed attenzioni.

Questi li riconosci davvero subito da alcuni tratti caratteristici.

Molto raramente il cane riesce a sciogliersi dal suo guinzaglio. Guinzaglio che molto spesso è sempre teso nel tentativo di farli muovere.

Il guinzaglio è sempre teso perchè l’uscita con il cane deve durare solo il tempo strettamente necessario a fargli espletare le sue funzioni naturali. Null’altro.

In genere il cane di queste persone non è mai al fianco del padrone ma, generalmente, due o tre metri indietro e fermamente deciso ad esplorare ogni millimetro quadrato del terreno circostante piuttosto che stare al passo. Per questa ragione non è raro ascoltare litanie di bestemmie e parolacce che lèvati.

Tutte queste persone non si curano del loro cane e sono perennemente in adorazione dello schermo brillante del loro cellulare. Sospetto che il cane possa anche assolvere una sua funzione nel caso di relazioni extra coniugali. Il tempo che si spende facendo passeggiare il cane può essere dedicato a corrispondenze di amorosi sensi senza destare sospetti che invece nascerebbe se ci si chiudesse in bagno a doppia mandata. In questo ultimo caso immagino che anche un tornado forza 4 o una tempesta di neve non basterebbe a fermare la periodica passeggiata della massa di pelo.

Nessuno di loro frequenta l’area cani. Il tema principale è quello di fare in modo che la passeggiata duri il meno possibile per potere tornare a spiaggiarsi sul divano. Questo non è vero per i fedifraghi di cui sopra. In questo caso il cane è sempre affetto da colite che richiede passeggiate della lunghezza pari a quella di mezza maratona.

Infine, i passeggiatori per forza, raramente sorridono.

Io avuto diversi cani quando vivevo con i miei genitori ed occuparmene mi ha sempre fatto rientrare nella prima tipologia di persone.

 

 

Scammers (trollati)

Sono una brutta persona…

Oggi ho dedicato la mia pausa pranzo ad uno scammer che mi ha fatto intravedere la possibilità di guadagnare una enorme somma di denaro grazie solo alla mia omonimia con un’altra persona.

Usando la ricerca immagini di Google avevo capito dopo due secondi che genere di conversazione sarebbe seguita e, alla bisogna, ho creato anche un indirizzo di posta elettronica temporaneo, ma credibile, su Guerrilla Mail.

Questa la trascrizione della mia conversazione (sino a che non mi sono stufato).

Charles Morgan
Hello Alessadro
Alessandro Galetto
Hello Charles
Charles Morgan
How are you doing today?
Alessandro Galetto
I am doing great, thank you
Charles Morgan
You are welcome..
Alessandro Galetto
how can I help you?
Charles Morgan
I actually contacted you because of a very important proposal that have to do with your last name, by the time you see the details of the proposal it will be of great interest and benefit to you..
Alessandro Galetto
I am listening
Charles Morgan
You have to send me your email so that i can forward the details of the proposal to you..
Alessandro Galetto
can you give me your email address?
or you can write me at alexg@grr.la
still there?
Charles Morgan
Yeah..
Just give me some few seconds so that i can forward it to you…
Alessandro Galetto
thank you
Charles Morgan
Ok
Alessandro Galetto
It must be a long message…
Charles? Are you still with me?
I think I am gonna loose this opportunity
Charles Morgan
I have forward it to you just check and get back to me..
Alessandro Galetto
Yeah, I know editing always takes some time
Got it!
it sounds like an incredible opportunity
Charles Morgan
Get back to me when you finish reading the proposal..
Alessandro Galetto
I can read quite fast, and it looks interesting to me
Charles Morgan
I can see you have interest in the proposal so i wanna assure you that this is a very secure transaction so you have nothing to be scared about hope you saw my content of assurance in the proposal..
Alessandro Galetto
I am not scared at all, Charles. Just eager to know what I have to do to pocket that money with you
Charles Morgan
The money is not with me, but you just told me that you have read the proposal but i can still see some misunderstanding from you base on the proposal..
Alessandro Galetto
yes, I understand that. I was just referring to the fact that we will take a cut of that money when the deal will be closed
Sometimes my English is not that good
Charles Morgan
Then to start with is for you to send your address, telephone number, and id card..
Alessandro Galetto
Sure, no problem.
Can I ask you about one detail?
Charles Morgan
This are important things that will be needed for verification..
Alessandro Galetto
I am sure it needed to keep the operation undercover, but I would like to have a confirmation
Charles Morgan
What confirmation do you need..
Alessandro Galetto
You name here is Charles Morgan, but the e-mail address states Morris Donard, even if it is signed as Charles Morgan
why there is this difference?
Charles Morgan
That is because i ask my secretary to forward the details to you i was doing something else so he probably used his email to send it either..
Alessandro Galetto
that makes sense
I am also a little bit worried that Facebook may read this conversation
can we stop using the word money and use another word instead? You decide
it would make me feel more comfortable
I would like the same with other things such as documents and other stuff
this is quite sensitive material, specially if you live in Italy
Charles Morgan
Then if that is gonna be a problem you have to send me your skype, yahoo messenger or gmail for convenient conversation..
Alessandro Galetto
I think that those can be intercepted as well.. I would like to stop using those words before moving on
Charles Morgan
We are not also allowed to use social media here in camp for security reasons so i’m not also convenient here on face book..
Accepted..
Let us be adopt the word transaction..
That will be ok by me..
Alessandro Galetto
what do you suggest to use as synonyms?
Charles Morgan
What do you suggest?..
Hello, are you there?
Alessandro Galetto
ok let’s call the money candies, the bank shop, my last name the client name, and let’s use paper wrap for the documents
Charles Morgan
That is accepted by me..
Alessandro Galetto
cool
but now let me move from my desk, I don’t want my colleagues to sneak peak what I am writing
Charles Morgan
Ok but before you go, you have to send me those items i requested for ok
Alessandro Galetto
Sure. I need to go to the restrooms. The only place where I can get some privacy
I am walking
Charles Morgan
Ok.
Alessandro Galetto
OK, I am there.. lucky me there is WiFi in here!
So to summarise
We have some candies that we can spare in a shop. In order to have those candies you need a client named with same name of the owner of the candies. To prove that you need me to send you paper wrap.
Correct?
Charles?
Charles Morgan
Correct..
Alessandro Galetto
Cool
I am sending the paper wrap right away at the e-mail address your secretary wrote me from
I guess a scan will make it
Charles Morgan
Send it to this email..dr.charles.morgan.800@gmail.com
Alessandro Galetto
got it!
Charles Morgan
Correct..
Alessandro Galetto
Now I am eager to know what will happen after you will have received the paper wrap
hold on… someone is entering the restroom
Charles Morgan
Ok..
Alessandro Galetto
ok, he’s gone
so, what will happen next?
Charles Morgan
I will send your application to the UNDP as a credible member of my late clint’s family Mr. William Galetto, and also file for claim od the candies as the beneficiary of the candies, after which the UNDP will have to contact you.. you don’t have to worry because i will give you the necessary guild to whatever they will request from you..
Alessandro Galetto
I can’t wait to move to the next steps and have those candies at home
Charles Morgan
Ok.
Alessandro Galetto
Cool
I can’t stay in the restroom all day long
I need to go back to my desk
I’ll send you the paper wrap and when you will have received it we will talk again
Sounds like a plan?
Charles Morgan
Ok
Alessandro Galetto
Great
Charles, thank you very much for the idea of the candies.
Talk to you later
Charles Morgan
Talk to you later..

Usabilità e parcheggi

Sono alto centoottancinque centimetri. Certamente non posso giocare come pivot nella nazionale di basket Italiana e secondo le mie ricerche sono più o meno nell’ottancinquesimo percentile in Italia.

In Italia la statura media è di 174 cm per gli uomini e di 162 cm per le donne.

Come mi accade spesso oggi ho lasciato la mia macchina in un parcheggio per raggiungere la sede di un cliente.

Al mio rientro mi sono trovato costretto ad utilizzare la cassa automatica del parcheggio per pagare il mio obolo ed essere autorizzato ad abbandonare legalmente il parcheggio.

In genere in quel parcheggio pago sempre qualcosa compreso tra i 12 ed i 16 Euro in funzione del tempo di permanenza.

Oggi purtroppo non avevo nè banconote nè moneta che mi permettessero di pagare i 12 euro necessari.

Ho dovuto usare la carta di credito.

Dato che in un triste passato ho lavorato per una azienda che si occupava di design industriale so benissimo che quelle macchine sono progettate tenendo conto di alcuni standard e valori per determinare il posizionamento dei vari elementi.

Credo che nessuno abbia mai considerato seriamente l’usabilità di questi oggetti.

In particolare mi stupisce che:

  • Ci sono almeno quattro orifizi nei quali puoi introdurre ed estrarre cose come monete, biglietti, resto, ricevute.
  • Questi orifizi sono posizionati in modo assolutamente casuale su tutta la superficie disponibile della macchina senza alcun tipo di razionale.
  • Il lettore di carte di credito non si interfaccia con il display principale della macchina ma utilizza un display secondario che è posizionato ad una altezza accessibile solo ed esclusivamente ad un pigmeo dell’Africa equatoriale.
  • I tuoi occhi devono saltare continuamente da un display all’altro nel tentivo di interpretare che cosa stia succedendo durante il processo di pagamento.
  • La macchina accetta banconote da 20 Euro ma ti restituisce come resto monete da 50 centesimi. Quando lo fai e la macchina ti restituisce il resto sembra che tu abbia vinto il jackpot di una slot machine di Las Vegas.
  • La macchina restituisce il risultato delle sue elaborazioni in modo assolutamente casuale da uno degli orifizi di cui sopra. Puoi ritirare il biglietto del parcheggio da un orifizio e la ricevuta del parcheggio da un altro.
  • Nella stampa della ricevuta ti vengono dati due foglietti perchè i dati contenuti, molti dei quali del tutto inutili, non stanno su un solo foglietto per una sola riga con conseguente aumento dei costi gestione che, immagino, pago io.
  • Solo il display secondario ti avverte che devi ritirare la tua carta di credito e non il display principale. Peccato che la mia attenzione cognitiva sia focalizzata sul display principale nel tentativo di capire che cosa cavolo stia facendo la macchina infernale.

Insomma, non è difficile. Perchè questi casini me li devo gestire io quanto tu avresti potuto risolverli una volta per tutte in fase di progettazione?

Oltretutto quelle macchine sono frigoriferi e di spazio per fare una cosa ben fatta ce ne è in abbondanza.