Evviva la banca!

Per l’ennesima volta negli ultimi anni cambio banca senza averlo deciso io. Nel lontano 1991 aprii un conto corrente con la Banca Popolare di Bergamo e da allora non ho mai cambiato istituto.

Lui, invece, è cambiato diverse volte nel corso di questi anni ed ultimamente sono stati acquisiti da Intesa San Paolo.

Cominciano per tempo ad inviarmi carteggi lunghissimi scritti in corpo otto che, ovviamente, non leggo. Allo stesso tempo comincia anche la comunicazione digitale che, al contrario, leggo. In particolare mi interessa l’accesso ai servizi online dato che sono almeno cinque anni che non metto piede in una filiale fisica.

Loro mi mandano questo messaggio rassicurante:

Con la fusione di UBI Banca in Intesa Sanpaolo del 12 aprile, il tuo My Key diventa ancora più utile. Potrai infatti visualizzare e gestire tutti i rapporti, presso UBI Banca e Intesa Sanpaolo, a te intestati, cointestati e quelli sui quali sei delegato a operare
con delega piena.

Come?
Con le stesse credenziali già in tuo possesso. Se non te le ricordi, puoi consultare la sezione dedicata a My Key sul sito www.intesasanpaolo.com.

Beh, che figata. Non devo fare nulla. Userò le stesse credenziali di accesso e cambierà solo l’interfaccia del sistema online. Che bravi.

La prima cosa che mi lascia perplesso e mi fa presagire il disastro è il fatto che quel link che dovrebbe essere contenuto nel messaggio non porta da nessuna parte… triste presagio.

La realtà purtroppo è molto diversa.

Le mie credenziali di accesso sono composta da un codice cliente e da una password. Le credenziali di accesso a Intesa San Paolo sono composte da un codice cliente e da un PIN.

Dato che la mia vecchia banca impone che i primi cinque caratteri della password siano un numero e che il pin della nuova è fatto di cinque caratteri provo ad immaginare che questo sia il pin che devo utilizzare sulla nuova.

Sbagliato. Non è così.

Provo a recuperare il pin sulla nuova banca ma mi viene ritornato un codice di errore e ad un certo punto ricevo anche un messaggio di errore che mi avvisa che il servizio non è disponibile.

Alla fine dopo diversi tentativi a vuoto ottengo il magnifico risultato di bloccarmi il conto. Meraviglioso!

Provo a chiamare l’assistenza clienti e sono oramai 90 minuti che sono in attesa.

Evidentemente non sono la sola vittima di questo brillante esercizio di comunicazione e migrazione.

Nel 2021 tutto questo è semplicemente fantastico.


Shameless self promotion ahead…

Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.

Quello di seguito è l’ultimo episodio.

Qui, invece tutti gli episodi pubblicati sino ad ora: Parole Sparse – Il Podcast


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Claudio

Quando si dice: fusione fredda!