Il piacere di guidare

Ho accompagnato i miei ragazzi a Porto Santo Stefano perché potessero imbarcarsi e raggiungere l’isola di Giannutri dove passeranno due settimane di vacanze con la madre.

In una giornata ho guidato per qualcosa come 1080 chilometri tra andata e ritorno.

Mi piace guidare, mi piace tantissimo guidare.

Io sono una persona dalla guida tranquilla e mai molto veloce. Mi piace prendermi il tempo di potermi guardare intorno mentre guido, meglio se avvolto dalla musica che amo.

Il fatto di sedere in macchina per lungo tempo mi conduce naturalmente in uno stato molto positivo in cui riesco a pensare, spesso in maniera più profonda che non in altre situazioni.

E’ strano. Non ne sento la fatica anche se mi concedo frequentissime soste. Ho sempre ritenuto che le stazioni di servizio fossero dei non luoghi estremamente interessanti dal punto di vista etnografico. La possibilità di incontrare storie interessanti è estremamente elevata così come è elevatissima la possibilità di osservazione situazioni del tutto particolari.

Mi piace guidare di notte perché il buio sembra isolarmi ancora di più dal contesto ed il mio pensiero diviene ancora più efficace.

E quando guidi stai sempre andando verso qualcosa o tornando verso qualcosa. C’è sempre una sensazione di aspettativa in entrambi i casi. Anche semplicemente immaginare il ritorno a casa e ritrovarsi tra le proprie cose e le proprie abitudini.

E poi c’è la guida in sé. Questo nonostante tutti gli ostacoli che si devono superare per renderla piacevole. Il comportamento, talora sconsiderato, di altri guidatori. L’insieme di quelle persone che considerano la corsia più a destra come la corsia dell’infamia. Quelli che guidano telefonando e fumando allo stesso tempo. Emuli moderni della dea Kali che sembra abbiamo sei braccia.

Nonostante questo guidare è piacevole. Mi piace il silenzio dell’abitacolo ed il leggero rumore del motore e dello scorrere delle ruote sulla strada.

Anche quando fai lo stesso percorso tante volte c’è sempre qualche particolare nuovo che salta agli occhi. Spesso è solo una luce diversa che rende piacevole uno scenario che magari hai sempre considerato insignificante.

Sì, mi piace guidare.

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Photo by Darwin Vegher on Unsplash

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