Smontare le cose

Da sempre mi piace smonare le cose. Credo di non avere mai posseduto un giocattolo, sopratutto quelli che contenevano un pochino di elettronica, che io non abbia mai smontato. La realtà delle cose è che sono molto bravo a smontare e molto meno a rimontare. Diciamo che con l’età sono diventato un pochino più diligente e più accurato nel prendere nota mentre smonto qualcosa.

La spinta viene dalla curiosità. Come è fatto dentro? Capire come funziona, scoprirne i segreti e comprendere che cosa rende speciale, o anonimo un oggetto.

In senso lato questo si traduce nella mia passione per il codice, ma questa è un’altra storia.

Mi imbatto in una storia interessante. Su Twitter qualcuno scrive della propria moglie che sospetta di una gravidanza e per questo motivo compra un comune test di gravidanza. Esegue il test ed il test risulta essere positivo. A valle di questo risultato la moglie decide di eseguire il test in maniera più accurata e per questo motivo acquista un test di gravidanza digitale…

Sì, scopro che esistono i test di gravidanza digitali. Voi lo sapevate?

Ci sono due prime considerazioni da fare:

  1. Perché la moglie non ha deciso di eseguire un test diagnostico vero e proprio attraverso un prelievo del sangue? Non lo sappiamo e non lo sapremo mai.
  2. Perché la versione digitale di un prodotto analogico viene considerata più affidabile? Forse la presenza di una componente tecnologica rassicura il consumatore: “Se il test è digitale ed è fatto con della tecnologia certamente ci sono meno probabilità di falsi positivi.” Questo deve essere il pensiero che ha attraversato il cervello della futura madre.

Naturalmente l’oggetto digitale è stato smontato per comprendere che cosa davvero ci fosse dentro.

Quello che si scopre è piuttosto buffo.

Il test di gravidanza digitale non è altro che un test di gravidanza tradizionale cui è stato un microcontroller, una batteria, un sensore ed un display LCD. Il principio di funzionamento è semplice. Il test viene eseguito in maniera tradizionale e mostra le consuete barre che riportano il risultato. Il sensore legge il risultato visualizzato dalle barre e comunica al microcontroller il risultato. Il microcontroller traduce il risultato in una informazione leggibile da un essere umano e la visualizza sul display LCD.

E’ quindi ben evidente che il test digitale non è certamente più o meno affidabile di un test tradizionale.

Si limita a fare leva sul comune pensiero per sembrare più efficace.

Inutile dire che i due oggetti hanno una differenza di costo, e quindi di guadagno per l’azienda produttrice.

Il meccanismo di rilevazione della gravidanza quindi non cambia. E’ sempre il risultato di una reazione chimica tra i reagenti presenti sul test di gravidanza e l’urina di chi si sottopone al test.

Se proprio volessimo tirare per i capelli l’interpretazione di questa faccenda potremmo dire che il test digitale è più usabile di quello analogico. La lettura delle barrette potrebbe essere difficoltosa o non chiara. In questo senso potrebbe anche avere una sua utilità.

Questo approccio si trova in maniera del tutto simile in qualsiasi confronto tra il digitale e l’analogico. In generale si ritiene sempre che il digitale sia più efficace dell’analogico. Io non credo che sia sempre così.

Per fortuna c’è sempre qualcuno che smonta le cose.

Photo by National Cancer Institute on Unsplash
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Giorgio Cifani

Allora ti piacerà questo 🙂 https://www.youtube.com/watch?v=9Pybi_OZVBA