Twitch ed il gioco degli scacchi

Twitch, nella sua natura, mi ha sempre affascinato. Migliaia di persone online a seguire qualcuno che sta giocando a qualcosa. Twitch nasce con questa idea.

In realtà non mi sono mai ritenuto molto interessato a questa forma di streaming. Diciamo che preferisco giocare piuttosto che guardare giocare.

Quello che accade è che quando rendi disponibile una piattaforma al grande pubblico questa evolve verso direzioni non previste dalla idea originale.

Questo è avvenuto anche con Twitch ed è per questo che ogni tanto mi ritrovo anche io su Twitch a guardare degli stream.

Oltre ai classici stream di gameplay ci sono una infinità di cose altrettanto interessanti.

Ci sono una quantità di produttori musicali che fanno streaming del loro processo creativo su Twitch.

Proprio ieri leggo questo articolo che parla dello streaming di partite di scacchi su Twitch. Questa me le ero davvero persa e mi suona davvero molto interessante.

Ci sono tre elementi di rilievo:

  • Il primo è l’idea di portare un streaming un gioco che è assolutamente analogico e che, ad una prima analisi, non sembra affatto prestarsi ad uno streaming online.
  • Il secondo, e chiave, è il fatto che la persona che conduce lo spettacolo è una persona in grado di ingaggiare in maniera efficace le persone che assistono alla sua performance.
  • Il terzo è che una solida comunità online dedicata al gioco degli scacchi si sposta con naturalezza verso Twitch.

E’ altrettanto interessante notare come sia presente anche uno scontro culturale sul tema. I giocatori che ritengono che il gioco degli scacchi sia in qualche modo “sacro” e che la sua presenza su una piattaforma come Twitch ne diminuisca il valore storico.

Io credo che non sia questo il caso. Ritorniamo a quello che scrissi qualche tempo fa riguardo alla cultura ed ai suoi fruitori. Se dopo secoli il gioco degli scacchi trova un canale di diffusione diverso da quelli che gli sono stati propri nel passato siamo di fronti ad una naturale evoluzione che non credo debba essere ostacolata.

Twitch è un ponte tra il digitale e l’analogico e come tale può, e deve, essere sfruttato. Non ci vedo nessun reato di lesa maestà, sopratutto se questo porta una platea “gggiovane” ad interessarsi di una cosa che ha una solida storia alle spalle.

Quello degli scacchi non è il solo esempio. Potremmo parlare della produzione musicale, della produzione di arte e via dicendo. Twitch sta diventando una piattaforma molto più densa di contenuti di valori di quanto non ci si potesse aspettare quando è stata concepita.

Photo by Hassan Pasha on Unsplash

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